Gianni Cuperlo sull'assassinio di Charlie Kirk: "Un crimine" - Video - l'Unità

Gianni Cuperlo sull’assassinio di Charlie Kirk: “Un crimine”

02:10
News - 23 Settembre 2025

CONDIVIDI

L’uccisione di Charlie Kirk è un crimine, chi gli ha sparato è un assassino.
Per noi la condanna di quel crimine e la pietà verso quella vittima non sono in discussione. Chiunque, fuori e dentro quest’aula, polemizzi su questo, taccia.
Dinanzi alla morte, chi non abbassa il capo coltiva i semi dell’odio.
Non l’ha fatto la moglie al funerale, l’ha fatto il Presidente degli Stati Uniti. Dinanzi a quella bara, Trump ha detto: “Io odio i miei avversari”. Ha aggiunto che Charlie Kirk era un simbolo della libertà.
“Penso che Michelle Obama abbia il cervello più piccolo di una donna bianca”.
“Se stuprano mia figlia, io le dico devi tenerti il bambino. Devi. Perché? Legge di Dio”.
“La pena di morte io la metterei in televisione, che la vedessero i bambini”.
Chi ha parlato così era un uomo che, come tutti in democrazia, aveva il diritto di pronunciare anche delle bestialità, ma chi ha parlato così non era un simbolo della libertà.
Quanto a noi, quanto a voi, solo una ignoranza colpevole può indicare in questa parte, non del Parlamento ma del Paese, il terreno di cultura della violenza politica.
Solo il cinismo può calpestare la storia, evocando il clima brigatista che abbiamo combattuto.
La violenza politica ha ucciso Kirk e a giugno ha massacrato Melissa Hortman, deputata democratica del Minnesota, e il marito, senza che noi alzassimo il dito contro qualcuno, senza che voi in quest’Aula abbiate pronunciato una sola parola di condanna.
Solo chi non prova vergogna può titolare un giornale “assassinato a colpi di bella ciao”, perché non si è squadristi solo con un manganello in mano, lo si è nell’uso delle parole usate come badili.
“Abbiamo una diapositiva non della sinistra italiana, della sinistra mondiale”, lo ha detto Giorgia Meloni.
Che imbarazzo, che tristezza. Un tempo c’è stato chi voleva trasformare quest’Aula in un bivacco per i suoi manipoli, ma la democrazia ha prevalso.
Andate dove vi portano la natura e il cuore, noi resteremo qui e qui ci troverete sempre.