Inizia a Piazza Garibaldi la lunga passeggiata per le strade limitrofe alla Stazione di Napoli insieme a Abdullah Ferdinando Ottaviano Quintavalle e Marco Ottaviano. Il primo fotografo, meglio conosciuto come Mexico, il Caracas protagonista del libro “Napoli Ferrovia” di Ermanno Rea e poi del film di Marco D’Amore, ispirato al romanzo. Il secondo un docente di spagnolo de L’Orientale, che, appena trentenne, si occupò dell’editing del libro di Rea. Una passeggiata attraverso il dedalo di viuzze della ferrovia che non sembrano più Napoli ma Africa o le casbah mediorientali. I luoghi in cui Caracas, quello vero, un naziskin convertito all’Islam, ha passeggiato e chiacchierato lungamente con Ermanno Rea, scrittore di fama ottantenne, raccontandogli la sua vita. Due personaggi apparentemente opposti uniti in una sola storia da raccontare. E una città da riconquistare.
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