Carceri, Santangelo e Giardiello raccontano il progetto della Federico II: "Il letto e l’armadio a scomparsa per vivere meglio gli spazi" - Video - l'Unità

Carceri, Santangelo e Giardiello raccontano il progetto della Federico II: “Il letto e l’armadio a scomparsa per vivere meglio gli spazi”

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News - 7 Maggio 2024

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Il progetto “Modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale” nasce per identificare nuovi modelli di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale, prevedendo un coordinamento nazionale e una strategia complessiva che razionalizzi l’attuale sistema delle lavorazioni, valorizzandone le potenzialità e introducendone delle nuove, al fine di trasmettere al detenuto le competenze che gli permettano di acquisire le professionalità necessarie a garantire continuità lavorativa al momento del ritorno in libertà. Il Piano intende delineare una strategia da adottare per rispondere alla domanda interna espressa dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che riguarda il fabbisogno di articoli di arredo destinati all’allestimento delle celle e la realizzazione di percorsi riabilitativi e di reinserimento lavorativo dei detenuti attraverso l’acquisizione di competenze.

La strategia è quella di offrire componenti di arredo aggiornati in termini di ergonomia, qualità e sicurezza rispetto a quelli attualmente prodotti nelle falegnamerie degli istituti e l’introduzione di lavorazioni maggiormente professionalizzanti per i detenuti che sono impiegati nel processo produttivo. Il sistema di produzione progettato, che include il design aggiornato degli articoli, la revisione del ciclo produttivo e l’introduzione di nuovi macchinari, è orientato a soddisfare il fabbisogno attuale e di assorbire eventuali evoluzioni delle richieste. Il design modulare, la dotazione strumentale e l’assetto snello della produzione offrono alle falegnamerie tutta la flessibilità per convertire la produzione e puntare in futuro a soddisfare una nuova domanda di arredi destinati ad altri luoghi dell’Amministrazione Penitenziaria, come l’allestimento delle aree comuni interne agli istituti penitenziari, delle caserme della Polizia Penitenziaria, degli uffici dei dipendenti.